domenica 12 febbraio 2012

Servo di Dio Giancarlo Bertolotti

Il giorno 5 Novembre, in occasione del 6° anniversario della morte, si è dato ufficialmente avvio al processo che entro un anno circa farà iniziare la causa di beatificazione del carissimo amico dott. Giancarlo Bertolotti . Con l'avvio di questa procedura  è stato ufficialmente riconusciuto "Servo di Dio".

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Apre l’archivio del dottor Bertolotti (6 novembre 2011)
Alcune sono in bianco e nero, altre a colori. In tutte, gli occhi vispi di un bimbo spesso accompagnati da quelli felici delle madri. Sono gli “angeli” del dottor Giancarlo Bertolotti, le centinaia di vite nate grazie al suo instancabile lavoro a servizio del prossimo e della vita stessa.
Una missione, la sua, interrottasi bruscamente il 5 novembre 2005, dopo un tragico incidente stradale a Sant’Angelo. A sei anni dalla morte, la parrocchia dei santi Antonio Abate e Francesca Cabrini ha bussato alle porte della diocesi di Lodi chiedendo di avviare il percorso di beatificazione per un uomo che ha «fatto dell’amore bello, come lo chiamava Giovanni Paolo II, il suo unico obiettivo».
Sabato pomeriggio, in alcuni locali messi a disposizione dalla parrocchia, sono state aperte per la prima volta le porte al suo archivio privato, messo in ordine grazie al lavoro della famiglia, degli amici e del Cav, centro di aiuto alla vita. Tra i documenti, centinaia di fotografie dei suoi angeli, ma anche fiumi di parole, di ringraziamento e di affetto per l’uomo che ha fatto della difesa alla vita la sua unica missione. E ancora numerosi manuali di medicina tradizionale e naturale, oltre a tutti gli scritti e le riflessioni.
L’archivio di documenti, recuperati in parte del suo appartamento di Pavia e in parte nella sua casa di Sant’Angelo, sarà la base per valutare la vita dell’uomo e del medico nell’avvio della causa di beatificazione, di cui sarà “attrice” la parrocchia di Sant’Angelo, mentre l’incarico di “postulatrice della causa” è stato affidato alla dottoressa Francesca Consolini di Milano. A benedire i locali e l’archivio, sabato pomeriggio, c’era monsignor Ermanno Livraghi, parroco di Sant’Angelo, e monsignor Gabriele Bernardelli, delegato vescovile per le cause dei santi. «Tanto lavoro è stato fatto e tanto è ancora da fare per far emergere una figura splendida di promozione della vita», ha detto monsignor Ermanno Livraghi, mentre monsignor Bernardelli ha annunciato che entro un anno potrebbe aprirsi la causa, invitando chiunque avesse notizia di grazie ed eventi prodigiosi per intercessione di rivolgersi alla diocesi. I parenti, gli amici e i tanti conoscenti, si sono spostati in basilica per la celebrazione della Messa in suffragio. Presente il sindaco di Sant’Angelo Domenico Crespi («onorato da santangiolino e da padre, dato che ha fatto nascere mia figlia»), nell’omelia, monsignor Bernardelli ha ricordato la figura di «un uomo che non si è mai arreso allo scorrere dell’esistere: una visione alta, bella, magnanima della vita, in cui svolgeva la professione sorretto da una profondissima fede e da esercizi spirituali quotidiani. Diceva in un suo scritto: “Dio rivolge a tutti l’invito a fare del bene. Io umilmente accetto”».
Se tutto andrà come previsto, la causa potrà iniziare entro un anno e potrebbe concludersi entro tre o quattro anni, per poi passare alla Congregazione delle Cause dei Santi a Roma. Da sabato, però, con l’avvio del procedimento, il dottor Gino Bertolotti può già essere chiamato “servo di Dio” e a breve sarà disponibile un’immaginetta con una preghiera che tutti i fedeli sono invitati a recitare ogni giorno per sostenere il cammino verso la beatificazione.
Rossella Mungiello
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«Su Bertolotti ricerca testimonianze per beatificazione»
PAVIA - Sabato 5 novembre, a sei anni dalla scomparsa, verrà celebrata una messa per ricordare il ginecologo del San Matteo Giancarlo Bertolotti. Alle 18 nella basilica di Sant’Angelo Lodigiano, sua città di origine. Al termine verranno inaugurati due locali, messi a disposizione dal vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi, in cui sono esposti tutti gli effetti personali di Bertolotti raccolti finora, in attesa dell’apertura del processo di beatificazione. Fotografie, scritti, lettere, testimonianze. Ma gli amici del medico, scomparso nel 2005 in un incidente stradale mentre si recava al lavoro in ospedale, chiedono a chi l’ha conosciuto di fornire altre testimonianze scritte. Possono essere inviate al parroco della basilica di Sant’Angelo, don Ermanno Livraghi, alla Curia di Lodi o ai fratelli di Bertolotti (che possono essere contattati allo 0371-90242).
Monsignor Angelo Comini, recentemente scomparso, ha dedicato un libro all’amico medico. Il racconto comincia dai funerali del medico con una straordinaria partecipazione di gente, fino ad arrivare, attraverso numerose testimonianze, a delineare la figura di un uomo dedito totalmente alla sua missione di medico. Larga parte del testo espone le vicissitudini ospedaliere con particolare attenzione alla legge 194 sull’aborto, alle obiezioni di coscienza, alle numerose richieste di aborto, spesso trasformatesi nella scelta di mantenere in vita il bambino grazie alla presenza del dottor Bertolotti. Il libro racconta anche le esperienze giovanili del ragazzo di allora, con i conflitti e le scelte definitive: sacerdote o laico? Emerge una personalità di uomo di grande profondità e spirito umanitario a favore della vita che nasce.(m.g.p.)

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Porto la mia piccola testimonianza anche se indiretta. Ho incontrato pochi mesi fa Lisa, l'altra insegnante Camen toscana, che per prima mi parlò di Giancarlo. Avevano lavorato insieme a Pavia e fu lui a consigliarle di diventare insegnante Camen. Lisa mi diceva che lui portava sempre con sé i libricini sui metodi naturali e a ogni donna ricoverata chiedeva se conoscesse i metodi naturali, gliene parlava e le regalava un libricino.
Era un lavoro delicato, umile, nascosto, instancabile, infaticabile, costante, quotidiano. Era la missione che gli aveva affidato il Signore e lui la portava avanti nel modo più pieno, nonostante i tanti ostacoli e limiti che trova chi opera la verità.
è una lezione di vita per tutti noi, non solo gli insegnanti di metodi per la regolazione naturale della fecondità, ma anche tutti i volontari nella difesa della vita nascente, apostoli del Vangelo della Vita.